Il Museo Archeologico delle Pelagie si sviluppa su due livelli espositivi.
Al piano terra si trova la sezione archeologica, dedicata alla documentazione delle vicende insediative delle isole di Lampedusa e Linosa dalla preistoria fino all’età tardo-antica.
La posizione delle Pelagie al centro del Mediterraneo ha reso queste isole, nel corso dei secoli, punti di approdo lungo le rotte marittime, ma anche territori segnati dall’isolamento e dalla scarsità di risorse. I reperti esposti mostrano come la presenza umana, in epoche diverse, sia sempre stata connessa a dinamiche storiche più ampie: dagli scambi transmarini dell’età preistorica, all’insediamento produttivo legato al garum in età imperiale romana, fino alla presenza di comunità in dissenso politico-religioso nel tardo impero vandalico.
Nel 2025, il primo piano del museo è stato completamente riallestito. Gli ambienti sono stati ripensati e le opere esposte rinnovate, dando forma a un percorso in cui si intrecciano arte contemporanea, memoria storica e identità locale. Il nuovo allestimento, curato da ATS Pelagies in sinergia con il Parco Archeologico della Valle dei Templi e il Comune di Lampedusa e Linosa, vuole trasformare il museo in un luogo vivo e in ascolto del presente.
La visita inizia nella sala principale, dove è ospitata la mostra “Rotte Mediterranee: Lampedusa come isola del contemporaneo”, che raccoglie opere di Francesco Arena, William Kentridge, Emilio Isgrò, Loredana Longo e Gian Maria Tosatti, acquisite tramite il bando PAC – Piano per l’Arte Contemporanea. Le opere affrontano i temi della migrazione, della memoria, della perdita e della responsabilità collettiva, spesso ispirandosi alle storie reali che attraversano Lampedusa, a partire dal naufragio del 3 ottobre 2013. Nella stessa sala sono esposte anche tre opere di Giovanni Fragapane. Il corridoio che collega gli spazi ospita invece una selezione di opere di artisti locali e nazionali, tra cui dipinti di Antonino Meli.
Proseguendo il percorso, si incontrano quattro sale tematiche che completano il racconto. La prima è dedicata agli oggetti appartenuti a persone migranti, recuperati sulle coste dell’isola dal Collettivo Askavusa e acquisiti dal Comune di Lampedusa e Linosa. Alcuni di questi reperti sono stati restaurati dal Prof. Giuseppe Basile: frammenti carichi di significato, tracce concrete di attraversamenti, speranze, naufragi e memorie collettive.
Segue la Sala della Memoria “Papa Francesco a Lampedusa”, che raccoglie oggetti e immagini della visita del Pontefice l’8 luglio 2013. Tra le opere esposte figurano la croce, il calice, il pastorale, l’ambone e la casula utilizzati da Papa Francesco, tutti realizzati con i legni dei barconi dei migranti dall’artigiano Francesco Tuccio. Dal 2025 la sala si arricchisce della presenza della barca utilizzata come altare durante la celebrazione eucaristica, oggi esposta grazie alla disponibilità della famiglia Guaragno.
La terza sala accoglie una selezione di opere temporaneamente donate al museo dalla collezione privata di Giovanni Fragapane. Un prestito che rinnova l’impegno dell’artista nella valorizzazione culturale dell’isola e che permette al pubblico di entrare in contatto diretto con una parte significativa della sua ricerca pittorica. In mostra: una Composizione del 1957 di Piero D’Orazio, una Composizione del 1987 di Carla Accardi, l’idea progettuale della fontana Omaggio al Pescatore di Andrea Cascella, una Composizione di Pietro Consagra e l’opera Lampedusa e Linosa Isole della Pace di Frate Ugolino da Belluno, premiata in memoria del piccolo Antonino Fragapane. Chiude la selezione la Vista d’insieme del Porto e delle prime case coloniche (1989), copia di un originale del XX secolo realizzata da Giovanni Fragapane.
Infine, la sala “Sentinelle del Mare” è dedicata alla Guardia Costiera di Lampedusa. Attraverso oggetti, fotografie e testimonianze, rende omaggio al lavoro quotidiano delle donne e degli uomini impegnati nei soccorsi in mare lungo una delle rotte migratorie più difficili e drammatiche del nostro tempo.
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MARP – Museo Archeologico Regionale delle Pelagie
Gestito da Fondazione Visioni D’Autore Rosangela Mannino Sirio ETS e Hub Turistico Lampedusa Srls consociate in ATS Pelagies
Via Roma, 8 – 92031 Lampedusa (AG)
atspelagies@gmail.com